Il corso si rivolge ad arpisti interessati a conoscere o approfondire la tecnica ed il repertorio per arpa nel periodo Rinascimentale, Barocco e Classico.
Strumenti: arpa doppia e arpa a movimento semplice.
Arpa doppia: il corso è aperto a tutti (livello: principianti, medio, avanzato).
Per gli studenti che non hanno pratica delle arpe storiche è previsto uno specifico percorso di introduzione allo strumento ed alla sua tecnica.
Per gli studenti di livello medio ed avanzato è possibile presentare un programma specifico a propria scelta concordato con il docente.

Congiuntamente alle lezioni individuali verrà proposto un seminario collettivo aperto a tutti:
“L’arpa a Roma all’inizio del XVII Secolo: lo strumento, le fonti, la tecnica, la prassi esecutiva”.
Gli studenti di livello avanzato potranno chiedere di prendere part al workshop sul Teatro Armonico Spirituale di Giovanni Francesco Anerio, e riceveranno prima del corso il materiale musicale su cui prepararsi. Oltre alla realizzazione del basso continuo di una scelta di madrigali spirituali di Anerio, si lavorerà sulla realizzazione di interludi strumentali e brevi toccate nello stile dell’epoca.
Bibliografia:
C.Granata, Un’arpa grande tutta intagliata e dorata. New documents on the Barberini harp,“Recercare”, LIM,
2015, XXVII 1-2.
M.Galassi, C.Granata, “Tanto che non si potrebbe sentire cosa più bella”. L’arpa come strumento di basso continuo a Roma negli anni di attività di Orazio Michi” Basler Jahrbuch für Historische Musikpraxis (in Press).
Arpa a Movimento semplice:
Il corso è aperto a tutti (livello: principianti, medio, avanzato)
Per chi non ha esperienza sulle arpe storiche è previsto un percorso introduttivo al repertorio e alla trattatistica dello strumento nei secoli XVIII e XIX.
Bibliografia: Harpe, Méthodes &Traités 15,France 1600-1800, Fuzeau, 2002, vol.1-3.
Programma 2019:
Per gli studenti di livello medio ed avanzato è possibile l’approfondimento di un repertorio specifico concordato con l’insegnante.
Argomento proposto: Haydn e la musica per arpa (J. B. Krumpholtz, S. Dussek, L. C. Ragué,
P.Dalvimare, N.C. Bochsa), fino agli esempi più moderni: C. Oberthür (Sacred Melodies op.127), Marcel Grandjany (Fantaisie sur un thème de J. Haydn, Op. 31).
Infine, si propone un percorso rivolto specifico a chi fosse interessato ad approfondire questioni stilistiche relative alla musica classica e barocca in vista della sua esecuzione sull’arpa moderna, secondo quanto richiesto nei programmi dei principali concorsi internazionali di arpa (Harp Contest Israel – USA Internationale Harp Competition Bloomington).

CURRICULUM VITAE

Arpista milanese, dopo aver compiuto gli studi tradizionali al Conservatorio G. Verdi di Milano, si è specializzata nell’esecuzione della musica antica su strumenti originali, studiando con M. Galassi, conseguendo il diploma di arpa barocca (2005) e il diploma di arpa a movimento semplice (2012) all’Accademia Internazionale della Musica di Milano, e la laurea con lode al biennio superiore del Conservatorio Dall’Abaco di Verona (2007).
Ha al suo attivo produzioni con diversi ensemble specializzati nella musica con strumenti originali tra cui:
La Venexiana, (dir. C.Cavina), I Turchini, Napoli (dir. A.Florio), Gusto Barocco, Stoccarda (dir. J. Halubek), Akademie fur Alte Musik, Berlino (dir. R. Jacobs), Cappella Mediterranea (L.G. Alarcón), l’Academia Montis Regalis, Mondovì (dir. A. De Marchi), l’Ensemble Matheus, Brest (dir. J.C.Spinosi), Los Musicos de su Alteza, Saragoza (dir. L.A.Gonzales), La Capella de Ministrers, Valencia (dir. G.Magraner), Ensemble Costanzo Porta, Cremona (dir. A.Greco), Trondheim Barokk Norway, (dir. M. Wahlberg), Collegium 1713, Praga (dir. Vaclav Lucks), La Pedrina (F. Pedrini).
Ha inciso per Eloquentia, Hyperion, Stradivarius, Dynamic, Glossa, Alpha, Sony, Deutsche Harmonia Mundi, ResonusClassic, Tactus. Eloquentia, K617, Fondazione Giorgio Cini, Clavel.
Si è laureata con lode in filosofia all’Università Statale di Milano, con una tesi di estetica musicale seicentesca, insignita del premio universitario “Dal Pra 1997-98” per la ricerca nelle discipline storico filosofiche, ed ha proseguito la propria ricerca nell’ambito dell’estetica musicale e della storia della musica. Tra le pubblicazioni si ricordano: “Le ombre, il chiaro e il distinto: l’esperienza musicale nelle pagine di Descartes”, (Materiali di Estetica, maggio 2001), il libro Sapere è un verbo all’infinito (con A. Granata ed E. Granata, Il Margine 2013), e lo studio organologico sull’arpa seicentesca «Un’arpa grande tutta intagliata e dorata. New documents on the Barberini harp», Recercare, XXVII 1-2, 2015.
Ha tenuto corsi e seminari sul repertorio barocco in diversi conservatori italiani.
Insegna arpa barocca al Conservatorio V.Bellini di Palermo.