Il corso di clavicordo e fortepiano vuole offrire ai partecipanti l’opportunità di sperimentare le possibilità espressive degli strumenti a tastiera della fine del XVIII secolo, capirne gli aspetti relativi alla tecnica e interpretazione del repertorio dell’epoca in cui questi strumenti coesistevano.
É possibile scegliere di studiare entrambi gli strumenti o escluderne uno dei due.
Sono ammessi tutti i livelli di preparazione, e non è richiesto un esame di entrata.
Clavicordo: il clavicordo è uno strumento che per le sue proprie caratteristiche prepara e sviluppa una tecnica particolarmente raffinata alla tastiera; questo tipo di tecnica può in maniera naturale facilitare poi l’approccio corretto a tutte le altre “tastiere storiche”.
Quest’anno oltre ad avere a disposizione un clavicordo libero a cinque ottave, modello sassone della seconda metà del ‘700, realizzato da Joris Potvlieghe (Be), il corso offre la possibilità di avvicinarsi a uno strumento molto particolare, ovvero la preziosa ricostruzione del clavicordo rappresentato nella tarsia del Palazzo Ducale di Urbino realizzata dal Maestro Angelo Mondino. Questo significa che per chi è interessato, sarà possibile eseguire un repertorio molto antico della fine del XV e inizio XVI secolo come ad esempio il
Codice di Faenza. Il clavicordo di J. Potvlieghe invece è adatto a tutto il repertorio del XVIII secolo in particolare alle opere di C.P.E. Bach.
Fortepiano: Avremo a disposizione una copia modello Anton Walter della fine del XVIII secolo, sul quale sarà possibile eseguire repertorio classico e preclassico di libera scelta. Articolazione e tocco, ornamentazione, scelta di tempi e comprensione del testo musicale secondo i criteri stilistici propri della fine del settecento, saranno gli argomenti principali di studio di questo corso.
Argomenti di eventuali lezioni collettive teoriche:
Diteggiature antiche e moderne
Repertorio: cembalo , clavicordo o fortepiano?
Il fortepiano viennese e l’uso del pedale

Repertorio:
I partecipanti al corso sono liberi di portare qualunque brano del repertorio per tastiera classico e preclassico.
Qui di seguito alcuni suggerimenti di repertorio particolarmente adatto al clavicordo:
C.P.E. Bach:
– Rondo : Abschied von meinem Silbermannischen Claviere
– Libere Fantasie e Rondo da: “Die sechs Sammlungen von Sonaten, freien Fantasien und Rondos für Kenner und Liebhaber”
– Achtzehn Probestüken zu dem “Versuch über die wahre Art das Clavier zu spielen”
W. A . Mozart

Fantasie in re minore KV.397
Fantasia in do minore KV 475
W. F. Bach:

12 Polonaises

J. Haydn:
Sonate scritte dal 1767 al 1774 , in particolar modo la Hob. XVI/20 in do minore, XVI/44 in sol minore, XVI/46 in la bemolle maggiore.

Repertorio suggerito per chi si avvicina al clavicordo per la prima volta:
J.S. Bach: Notenbüchlein für Anna Magdalena Bach
Clavier-Büchlein vor Wilhelm Friedmann Bach

C.P.E. Bach:

Solfeggi in do minore e la maggiore, piccole fantasie in sol maggiore e re minore

Musica da camera col fortepiano *:
Musica vocale:
Quartetti e trii vocali di Haydn
Lieder di C.P.E. Bach
Leider di Haydn
Lieder di Mozart
Musica strumentale con strumenti a fiato (in collaborazione con Lorenzo Coppola)

Quintetti di Mozart e Beethoven per fortepiano e fiati
Musica strumentale col clarinetto
Sonate di Jean – Xavier Lefèvre per clarinetto e basso continuo
Sonate di F. A. Hoffmeister e J. B. Vanhal per clarinetto e fortepiano
Trio in si bemolle maggiore op. 11 di Beethoven, per clarinetto, cello e fortepiano
C. P. E. Bach: sei movimenti di sonata per clarinetto, fagotto e fortepiano
W. A. Mozart: trio, in mi bemolle maggiore K. 498, per clarinetto viola e fortepiano

Musica strumentale con strumenti ad arco
Trii di Haydn per violino, violoncello e fortepiano, o flauto, violoncello e fortepiano
Quartetti di Mozart per archi e fortepiano
Sonate con l’accompagnamento di un violino : C.P.E. Bach, Mozart, e contemporanei

*La musica da camera col fortepiano, corso tenuto principalmente da Lorenzo Coppola, è subordinata al
coordinamento con le altri classi di canto o strumenti classici, quindi si consiglia di mettersi previamente in
contatto con l’insegnante per verificare l’effettiva disponibilità degli studenti necessari.

CURRICULUM VITAE

Carmen Leoni ha iniziato gli studi musicali, all’età di undici anni sul clavicembalo.
Un anno dopo, affascinata dalle toccate di Frescobaldi e da “ … questo modo di sonare
che non dee star soggetto a battuta”, eseguiva il repertorio antico con diteggiature
storiche, e imparava il basso continuo con Laura Alvini.
A quattordici anni ha conosciuto Scott Ross che le ha dato lezioni sul cembalo anonimo
francese del settecento presso il Chateau D’Assas in Francia.
Dopo essersi diplomata in organo a Verona, si è trasferita in Olanda, dove, presso il
Koninklijk Conservatorium de L’Aia, frequentando i corsi di Jacques Ogg, Ton Koopman e
Stanley Hoogland, ha conseguito il diploma di clavicembalo solista.
Presso il Conservatorio di Verona, dove ha insegnato musica da camera e basso
continuo dal 2001 al 2008, ha organizzato diversi laboratori musicali sul repertorio
classico, in collaborazione con Lorenzo Coppola. Dal 2009 al 2012 è stata docente di
clavicembalo e basso continuo presso il “Conservatorio Superior de Salamanca”.

Attualmente insegna clavicembalo e basso continuo presso il Conservatorio di Cesena e
presso il conservatorio di Venezia.
Ha collaborato regolarmente a Verona con l’orchestra barocca Il Tempio Armonico, e il
gruppo vocale Delitiae Musicae. Non sono mancate nella sua attività professionale
numerose collaborazioni con diverse orchestre barocche tra le quali La Petite Bande,
Amsterdam Baroque Orchestra, La Risoluzione Amsterdam, Zefiro, I Barocchisti, Venice
Baroque Orquestra, Ensemble Il Divino Sospiro, Nederland Kamerkoor (T. Hengelbrock,
F. Bruggen). Con Roberta Invernizzi ha formato un duo voce e fortepiano, collabora con
la Chamber Orchestra of Europe.