Viola da braccio

Programma del corso

Il corso si propone di affrontare un tema che è stato decisamente trascurato dalla didattica della musica antica, quale la prassi esecutiva della viola da braccio nel corso dei secoli, le sue peculiarità, e il percorso della sua progressiva emancipazione e specializzazione nei confronti di quella violinistica.

Il programma sarà focalizzato sullo studio e la ricerca del repertorio originale solistico, cameristico e d’ensemble per viola da braccio, partendo dallo stile Barocco per arrivare a quello Classico, e approfondirà la storia della trattatistica d’epoca.

Assieme allo studio del repertorio verranno affrontati aspetti esecutivi fondamentali quali la pratica del “suonare le parti di mezzo”, attraverso lo sviluppo della versatilità timbrica, la sensibilità per un tipo di intonazione “armonica”, e l’uso dell’archetto come mezzo espressivo per eccellenza.

Il docente – Stefano Marcocchi

Stefano Marcocchi è nato a Parma nel 1974, dove ha compiuto gli studi musicali diplomandosi in viola con il massimo dei voti e la lode, e fin da giovanissimo ha intrapreso un’attività che lo ha visto ricoprire il ruolo di prima viola presso l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, e suonare per una decina d’anni sotto la guida di Claudio Abbado con ensemble quali Gustav Mahler Jugendorchester, Mahler Chamber Orchestra, Orchestra Mozart e Lucerne Festival Orchestra.

Parallelamente, l’interesse per la prassi esecutiva storica e la curiosità per il “repertorio dimenticato” della viola da braccio, lo hanno guidato fin dal principio degli anni ’90 attraverso un approfondito percorso di ricerca personale condotto sulle fonti d’epoca (di cui come appassionato bibliofilo custodisce una significativa collezione di originali), portandolo ad affermarsi in campo internazionale come uno fra i più richiesti interpreti del proprio strumento, in veste di solista, camerista, didatta e prima parte.

Nel 2000, assieme a Fiorenza de Donatis, Andrea Rognoni e Marco Frezzato, ha fondato AleaEnsemble, un quartetto d’archi che si dedica all’esecuzione del repertorio cameristico del classicismo e del romanticismo su strumenti originali, con particolare attenzione alla riscoperta della musica da camera di L. Boccherini.

Le loro registrazioni dei Quartetti Op. 2 e Op. 15 del violoncellista virtuoso lucchese, e dei Quartetti Op. 42 e Op. 77 di J. Haydn, si sono immediatamente affermate come esecuzioni di riferimento, ottenendo riconoscimenti quali Diapason d’Or e Choc de Le Monde de la Musique, mentre Diapason magazine li ha definiti come “le quatuor boccherinien de notre temps”.

All’inizio degli anni 2000 risalgono anche le solide relazioni instaurate con Zefiro e Alfredo Bernardini, e con Europa Galante e Fabio Biondi, che lo hanno visto esibirsi come prima viola e solista nei più importanti Festival europei di musica antica così come in prestigiose sale quali Carnegie Hall, Wiener Konzerthaus, Concertgebouw di Amsterdam, Teatro alla Scala, Sydney Opera House, Mozarteum, Tokyo Opera City Hall, Barbican Center, Walt Disney Hall, Theatre des Champs Elysees, e prendere parte a una trentina di pluripremiate produzioni discografiche che comprendono il Concerto per viola di Telemann in veste di solista, e l’integrale dei Concerti Brandeburghesi.

La collaborazione iniziata nel 2005 in qualità di viola principale de Les Talens Lyriques e Christophe Rousset, è invece culminata con la sua partecipazione nell’inedita veste di “concertmaster” all’esecuzione e prima registrazione assoluta dell’opera “Uthal” di E. N. Mehul, nella cui partitura composta nel 1806, le viole prendono il posto dei violini come strumenti acuti nella sezione degli archi.

Nel 2014 Stefano ha vinto l’audizione internazionale per il posto di co-principal viola di Tafelmusik Baroque Orchestra, celebre e longevo ensemble canadese su strumenti d’epoca, con cui ha debuttato come solista a Toronto eseguendo la Sinfonia Concertante di W. A. Mozart, e del quale è stato membro fino al 2017, suonando sotto la guida di musicisti quali Jeanne Lamon, Cecilia Bernardini, Amandine Beyer, Elisa Citterio, Mira Glodeanu, Pavlo Beznosiuk, Christophe Coin, Rodolfo Richter e Bruno Weil.

Stefano continua inoltre a collaborare regolarmente come prima viola ospite di ensemble quali Accademia Bizantina, Atalanta Fugiens, I Barocchisti, Il Pomo d’Oro, e ha preso parte a numerosi progetti cameristici al fianco di interpreti come Stanley Ritchie, Giuliano Carmignola, Gaetano Nasillo, Marcello Gatti, Paolo e Alberto Grazzi, Maurice Steger.

Oltre alle due incisioni solistiche del concerto per viola di G. Ph. Telemann (Brilliant Classics e Label Agogique, per la quale Diapason magazine ha elogiato il suo “jeu suave”), Stefano ha partecipato a una settantina di registrazioni per Aparte, Arcana, Arkiv Produktion, Deutsche Grammophon, Dynamic, Erato, Glossa, Harmonia Mundi, Naïve, Naxos, Passacaille, Sony, Stradivarius e Virgin Classics.

Nel 2011 Stefano è stato invitato a suonare la viola “Berta – Salabue II” del 1774 in occasione della mostra organizzata a Parma per celebrare i 300 anni dalla nascita di G. B. Guadagnini, mentre nel 2014 ha partecipato alla pubblicazione del volume “The Girolamo Amati Viola in the Galleria Estense”, registrando musiche di D. Gabrielli e A. Rolla su questo prezioso strumento costruito nel 1628.

L’attività didattica sta diventando sempre più centrale per Stefano, andando di pari passo con quella di ricerca e riscoperta del repertorio originale per viola da braccio: dal 2017 tiene un corso di viola barocca presso il Conservatorio “E. F. Dall’Abaco” di Verona, che fin dalla sua apertura ha attirato una trentina di appassionati studenti provenienti da tutta Italia.

In precedenza è stato Guest Lecturer Professor of Baroque Viola presso l’Università di Toronto, e fra il 2006 e il 2014 ha tenuto masterclass presso l’Accademia di Musica Antica di Brunico.

Stefano suona una viola originale costruita dal liutaio austriaco Jakob Petz nel 1769, e una copia da Carlo Antonio Testore, 1745, opera di Renzo Mandelli.

Clavicembalo

Programma del corso

  • J.S. Bach : Clavierübung I (6 Partite)
  • F. Couperin : Terzo Libro
  • W. Byrd : My Ladye Nevells Booke
  • D. Scarlatti : Sonate

(Altri repertori sono i benvenuti)

Il docente – Frédérick Haas

French harpsichordist, Frédérick Haas’ passion for the harpsichord started in early childhood and he began playing at the age of twelve. He studied the harpsichord, organ and musicology at Paris and Amsterdam, and was enriched by regular contact with important original instruments and the workshops of harpsichord builders and restorers, and at master classes.

At the age of 26, he recorded his first solo album, dedicated to the harpsichord suites by J.H. Anglebert. His discography, regularly acclaimed by the international press, was soon enriched by recordings of the complete works for harpsichord by J. Ph. Rameau, works by J.S. Bach (English Suites, Goldberg Variations, Concertos, Well-tempered Clavier), F. Couperin, D. Scarlatti and others.

Frédérick Haas performs as a soloist worldwide on the harpsichord and fortepiano in addition to  directing Ausonia, the ensemble which he co-founded with violinist, Mira Glodeanu, the purpose of which being to give birth to original musical projects.

Frédérick Haas has been the professor of harpsichord at the Royal Conservatory of Brussels since 1997. The harpsichord by H. Hemsch, 1751, and a fortepiano F. Hofmann, Vienna, 1785-1790, have been entrusted into his care.

In 2015, Frederick Haas founded the publishing organisation, Hitasura Productions, a platform for the free deployment of his future projects.

In 2018, as Producer for national broadcasting compagny France Musique, Frédérick Haas was the artistic coordinator of the wide project Scarlatti 555.

Arpe storiche

Programma del corso

Il corso si rivolge ad arpisti interessati a conoscere o approfondire la tecnica ed il repertorio per arpa nel periodo Rinascimentale, Barocco e Classico.

Corso principale: Arpa doppia.

Il corso è aperto a tutti (livello: principianti, medio, avanzato).

Per gli studenti che non hanno pratica delle arpe storiche è previsto uno specifico percorso di introduzione allo strumento ed alla sua tecnica.

Per gli studenti di livello medio ed avanzato è possibile presentare un programma specifico a propria scelta concordato con il docente.

Corso di musica da camera: A tasto e a pizzico. musica d’insieme per strumenti polifonici (sec.XVII)

Accanto alle lezioni del corso principale viene attivato quest’anno un corso di musica d’insieme volto alla ricostruzione della pratica seicentesca per gruppi di strumenti polifonici, secondo gli esempi seicenteschi (S. Landi, G.Frescobaldi, A.Guerrieri, G.Strozzi, etc.), e le informazioni tratte dalle fonti storiche. Il corso si rivolge ad arpisti, liutisti e cembalisti.

Il docente – Chiara Granata

Arpista milanese, dopo aver compiuto gli studi tradizionali al Conservatorio G. Verdi di Milano, si è specializzata nell’esecuzione della musica antica su strumenti originali, studiando con M. Galassi, conseguendo il diploma di arpa barocca (2005) e il diploma di arpa a movimento semplice (2012) all’Accademia Internazionale della Musica di Milano, e la laurea con lode al biennio superiore del Conservatorio Dall’Abaco di Verona (2007).

Ha al suo attivo produzioni con diversi ensemble specializzati nella musica con strumenti originali tra cui: La Venexiana, (dir. C.Cavina), I Turchini, Napoli (dir. A.Florio), Gusto Barocco, Stoccarda (dir. J. Halubek), Akademie fur Alte Musik, Berlino (dir. R. Jacobs), Cappella Mediterranea (L.G. Alarcón), l’Academia Montis Regalis, Mondovì (dir. A. De Marchi), l’Ensemble Matheus, Brest (dir. J.C.Spinosi), Los Musicos de su Alteza, Saragoza (dir. L.A.Gonzales), La Capella de Ministrers, Valencia (dir. G.Magraner), Ensemble Costanzo Porta, Cremona (dir. A.Greco), Trondheim Barokk Norway, (dir. M. Wahlberg), Collegium 1713, Praga (dir. Vaclav Lucks), La Pedrina (F. Pedrini), Il Gusto Barocco (dir. J.Halubek).

Ha inciso per Eloquentia, Hyperion, Stradivarius, Dynamic, Glossa, Alpha, Sony, Deutsche Harmonia Mundi, ResonusClassic, Tactus. Eloquentia, K617, Fondazione Giorgio Cini, Clavel.

Tra le pubblicazioni discografiche si ricorda: Haydn & the harp, Glossa, 2019, The Medici Castrato, a homage to Gualberto Magli, Glossa 2014 and E. De Cavalieri, La rappresentazione di anima e di Corpo (R. Jacobs, Akademie fur Alte Musik) Harmonia Mundi 2015.

Si è laureata con lode in filosofia all’Università Statale di Milano, con una tesi di estetica musicale seicentesca, insignita del premio universitario “Dal Pra 1997-98” per la ricerca nelle discipline storico filosofiche, ed ha proseguito la propria ricerca nell’ambito dell’estetica musicale e della storia della musica. Tra le pubblicazioni si ricordano: “Le ombre, il chiaro e il distinto: l’esperienza musicale nelle pagine di Descartes”, (Materiali di Estetica, maggio 2001), il libro Sapere è un verbo all’infinito (con A. Granata ed E. Granata, Il Margine 2013), lo studio organologico sull’arpa seicentesca «Un’arpa grande tutta intagliata e dorata. New documents on the Barberini harp», Recercare, XXVII 1-2, 2015; e l’articolo a due mani con M.Galassi, “Tanto che non si potrebbe sentire cosa più bella”. L’arpa come strumento di basso continuo a Roma negli anni di attività di Orazio Michi,, Basler Jahrbuch für Historische Musikpraxis, Vol.39, 2020.

Ha tenuto i seguenti corsi e seminari sul repertorio barocco: Palermo, Conservatorio A.Scarlatti,  arpa barocca (2019), Vicenza, Conservatorio A.Pedrollo, arpa barocca (2019), Adria, Conservatorio G. Buzzolla, Biennio Superiore, Corso di arpa barocca (repertorio e basso continuo) (2005).  Bari, Conservatorio N. Piccinni, Masterclass, Prassi, Stile e repertorio dell’arpa doppia (2014); Napoli, Conservatorio S. Pietro a Majella, Seminario L’arpa nel periodo barocco. (2010)  Milano, Conservatorio G. Verdi, seminario L’arpa tra Rinascimento e Barocco (2003).

Traversiere

Programma del corso

Il programma è libero e a discrezione degli allievi.
È suggerita la preparazione di due/tre brani in stili differenti, più varie composizioni di musica da camera.

Nelle lezioni individuali partendo dalle fonti trattatistiche dell’epoca si affronteranno gli aspetti tecnici del traversiere ( emissione, ricerca del suono, diteggiature, intonazione e articolazione) analizzando e interpretando i differenti stili musicali.

Il docente – Marcello Gatti

Marcello Gatti ha studiato musica antica in Italia e al Conservatorio Reale dell’Aia (NL), dove si è laureato con lode nel 1997. Da allora tiene concerti in tutto il mondo, eseguendo con flauti traversi rinascimentali, barocchi, classici e romantici un vastissimo repertorio in seno a formazioni cameristiche e orchestrali tra le più rinomate e specializzate nel settore: Zefiro, Europa Galante, Accademia Bizantina, Le Concerts de Nations, Amsterdam Baroque Orchestra, Ensemble Aurora, Il Pomo d’Oro, Cantus Cölln, Hofkapelle München, L’Orfeo, Attaignant Consort, Turchini e altri.

Ha partecipato a oltre 70 produzioni discografiche con strumenti antichi.

Dopo aver insegnato presso la Hochschule “Felix Mendelssohn” di Lipsia, è ora docente presso l’Università Mozarteum di Salisburgo e il Conservatorio “E. F. Dall’Abaco” di Verona.

Violino barocco

Programma del corso

Principi basilari della posizione, dell’emissione del suono e del maneggio dell’arco nel campo dello stile all’italiana ed alla francese.

L’imitazione della voce umana come arte di suonare il violino secondo l’antica estetica e in tutte le sue declinazioni tecniche e musicali: pronuncia, articolazione, dinamica e fraseggio.

Fondamenti di improvvisazione e dell’arte della diminuzione ed ornamentazione.

Tecnica ed uso del vibrato, elementi dell’intonazione storica. 

Repertorio: opere del XVII secolo in Italia, Spagna, Francia, Austria, Germania e Inghilterra. Opere del XVIII secolo in Italia, Spagna, Francia e Germania, con particolare riguardo nei confronti di sonate e concerti di Giuseppe Tartini (1692-1770) dalla cui morte sono ormai passati 250 anni.

Il docente – Enrico Gatti

Allievo di Chiara Banchini e Sigiswald Kuijken, nel corso della sua attività concertistica si è esibito in tutta l’Europa, Canada, U.S.A., America del Sud, Russia, Giappone, Korea ed Australia, collaborando con La Petite Bande, l’Ensemble 415, Concerto Palatino, Hesperion XX, La Real Cámara, come primo violino de Les Arts Florissants, Les Talens Lyriques, Taverner Players, The King’s Consort, Bach Collegium Japan, Ricercar Consort, Ensemble Accordone, Accademia W. Hermans, Concerto Köln, ARTEK (New York), De Nederlandse Bachvereniging e “Les Muffatti” (Bruxelles), con direttori come Gustav Leonhardt e Ton Koopman. Dirige l’ensemble “Aurora”, da lui fondato in Italia nel 1986. Numerose sono le incisioni discografiche e radiofoniche che sono state spesso segnalate dalla critica specializzata e gli hanno valso, fra gli altri, il Premio internazionale del disco “Antonio Vivaldi” (1993 e 1998), il Preis der Deutschen Schallplattenkritik e più volte il “Diapason d’or”.

Enrico Gatti è professore al Conservatorio Reale de L’Aia e titolare della cattedra di violino barocco presso il Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna. La sua collaborazione in qualità di docente è stata richiesta da numerosi istituti di tutto il mondo. E’ impegnato in una costante attività di ricerca ai fini della riscoperta e valorizzazione del patrimonio musicale italiano, è membro della commissione scientifica che cura l’edizione nazionale dell’opera omnia di Alessandro Stradella. Ha figurato fra i membri della giuria di importanti concorsi di musica antica ed è stato dal 1997 al 2005 direttore artistico dei corsi internazionali di Urbino. Nel 2010 e nel 2017 è stato presidente di giuria del Premio Bonporti a Rovereto. Enrico Gatti è cittadino onorario di Fusignano, patria di Arcangelo Corelli, ed è stato presidente del Comitato Scientifico che ha curato l’organizzazione del congresso internazionale di studi “Arcomelo 2013”, che nel novembre 2013 ha celebrato il tricentenario della morte del musicista fusignate. Per l’occasione ha riportato alla luce 12 sonate inedite di Corelli.

Flauto dolce

Programma del corso

Il corso, di livello intermedio e avanzato, verterà sul repertorio per flauto dolce del ‘700 italiano e tedesco:

  • Sonate italiane per flauto e b.c.: Veracini, Corelli, Bellinzani, Marcello, Sammartini
  • Telemann: Fantasie, Sonate Metodiche, Trietti e Scherzi Metodici, Sonate a tre, duetti
  • Schickhardt: Sonate a solo, Sonate a tre, Concerti per quatto flauti e b.c.
  • Quantz: Capricci, duetti
  • Concerti per flauto e archi: Telemann, Vivaldi, Mancini…

Inoltre si terranno lezioni collettive di tecnica, compatibilmente con le norme per il contenimento della pandemia Covid 19; gli studenti dovranno essere dotati per tali esercitazioni di un flauto contralto con la3= 440Hz

Il docente – Daniele Bragetti

Ha studiato flauto dolce con Nina Stern, Kees Boeke, Marijke Miessen e Jeanette van Wingerden, diplomandosi presso la Civica Scuola di Musica di Milano e lo Sweelinck Conservatorium di Amsterdam.

Svolge intensa attività concertistica come solista e con vari ensembles di musica rinascimentale, barocca e contemporanea, tra i quali Ensemble Baroque de Limoges, Ensemble Elyma, Ensemble Concerto, Academia Montis Regalis, Accademia Claudio Monteverdi, The Olive Consort, La Fonteverde.

Ha suonato per rassegne quali Mito – Settembremusica a Milano, Festival Oude Muziek Utrecht, Musica e Poesia a S. Maurizio – Milano, Tokyo Recorder Festival, I Concerti del Quartetto – Milano, UNESCO per Venezia, Tokyo Opera City, Tokyo Bunka Kaikan e Casals Hall a Tokyo.

Dal 1991 suona in duo con Seiko Tanaka (collaborando con flautisti quali Walter van Hauwe, Kees Boeke, Antonio Politano e Tosiya Suzuki); con lei ha fondato a Tokyo l’ensemble di flauti La Rubertina.

Insegna flauto dolce presso la Haute École de Musique di Ginevra e flauto dolce e ornamentazione storica presso la Civica Scuola di Musica “Claudio Abbado” di Milano; e stato professore invitato presso la Haute École de Musique di Ginevra e l’Universitad Pontificia de Musica di Santiago del Cile.

Dal Recitar Cantando all’Aria col da capo

Programma del corso

Da Monteverdi a Mozart, attraverso Haendel, Vivaldi, Bach, Purcell e altri.

Il corso approfondirà aspetti stilistici e tecnici del canto barocco, con musiche di autori rappresentativi del sei-settecento.
Verranno affrontate le forme specifiche di questo repertorio: recitar cantando, recitativo secco, recitativo accompagnato, arioso, aria bipartita con da capo variato.
In particolare verranno trattate empiricamente le problematiche della variazione sul da capo in relazione al periodo di riferimento e al genere musicale.
Saranno affrontati aspetti tecnici specifici dello stile di canto sei-settecentesco quali colorature, abbellimenti, messe di voce ecc…
Particolare attenzione verrà rivolta agli aspetti poetico-retorici , analizzando la relazione tra testo e tessuto musicale nel cosiddetto “teatro degli affetti”.

Preferibilmente lo studente dovrà presentare cantate da camera per voce e basso continuo con o senza strumenti.
Autori consigliati:
Monteverdi, Carissimi, Strozzi, Caldara, Haendel, Vivaldi, Pergolesi, Scarlatti, Bach, Purcell, accanto ad altri compositori scelti dallo studente.

Il corso si propone di offrire strumenti di conoscenza delle forme e dello stile barocco, aprendo un approccio stilisticamente più consapevole al repertorio operistico settecentesco preclassico e classico.

Il docente – Gemma Bertagnolli

Nata a Bolzano, dopo aver vinto i concorsi As.- Li.Co e Francesco Viñas (premio speciale come migliore interprete mozartiana), ha iniziato giovanissima una carriera che l’ha portata in breve a cantare nei principali teatri e festival italiani ed esteri tra cui Teatro alla Scala, Maggio Musicale Fiorentino, Opera di Roma, La Fenice a Venezia, Teatro Regio di Torino, Opera di Zurigo, Théâtre des Champs Elysées a Parigi, Bunka Kaikan di Tokyo, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Concertgebouw ad Amsterdam, Salzburger Festspiele, Rossini Opera Festival, Potsdam Musikfestspiele Sanssouci, Festival Mozart La Coruna, Festival Radio France Montpellier, Accademia Chigiana di Siena, collaborando con direttori quali Bruno Bartoletti, Umberto Benedetti Michelangeli, Semyon Bychkov, Daniele Gatti, Gianandrea Gavazzeni, Gianluigi Gelmetti, Fabio Luisi, Lorin Maazel, Zubin Mehta, Ennio Morricone, Riccardo Muti, Wolfgang Sawallisch, Simone Young, Jonathan Webb, e con famosi registi fra i quali Pier Luigi Pizzi, e Luca Ronconi. Tra i ruoli interpretati: Sophie Der Rosenkavalier, Amenaide Tancredi, Pamina Die Zauberflöte, Zerlina Don Giovanni, Despina Così fan tutte, Susanna Le nozze di Figaro, Carolina Matrimonio segreto, Norina Don Pasquale, Nannetta Falstaff, Adele Fledermaus, Gretel Hänsel und Gretel, Ismene Mitridate Re di Ponto, Elisa Il re pastore.

È considerata una delle interpreti e docenti di riferimento della sua generazione per il repertorio barocco, che ha approfondito attraverso la collaborazione con i maggiori specialisti, fra i tanti altri, Rinaldo Alessandrini (Concerto Italiano), Giovanni Antonini (Giardino Armonico), Fabio Biondi (Europa Galante), Alan Curtis (Il Complesso Barocco), René Jacobs, Freiburger Barockorchester, Akademie für Alte Musik Berlin. Tra le produzioni di opera barocca: Solimano di Hasse, Il ritorno d’Ulisse in patria e L’incoronazione di Poppea di Monteverdi, Agrippina, La Resurrezione e Il Trionfo del tempo e del di- singanno di Händel, L’Olimpiade di Pergolesi, Motezuma di Vivaldi, in teatri e festival di primo piano quali Staatsoper unter den Linden di Berlino, Maggio Musicale Fiorentino, Teatro Comunale di Bologna, Bayerische Staatsoper di Monaco, Festival Styriarte, Festival Pergolesi di Jesi, Ravenna Festival, Opernhaus di Zurigo e Teatro Nacional São Carlos di Lisbona..

Il suo vasto repertorio concertistico comprende la musica sacra di Mozart, Telemann, Bach, Händel, Pergolesi e Vivaldi oltre a Mendelssohn, Beethoven, Mahler.

Intensa la sua attività in recitals con repertorio cameristico dove, oltre alla trentennale collaborazione col pianista Antonio Ballista, ha cantato tra gli altri con Bruno Canino, Antony Spiri, Giovanni Bietti, Alessandro Stella.

È il repertorio barocco ad occupare il posto principale anche nella sua vastissima discografia con riconoscimenti della critica quali Gramophone Award, Choc du Monde de la Musique, Timbre de Platine d’Opéra International, in particolare per le partecipazioni alla Vivaldi Edition di Naïve.
Viene regolarmente invitata a tenere seminari e corsi, in modo particolare sulla vocalità barocca, in numerosi Conservatori italiani e presso il Mozarteum di Salisburgo. È stata inoltre docente alla Hochschule für Kunst und Musik di Brema (2011-2018). Insegna attualmente presso il dipartimento di musica antica del Conservatorio A. Pedrollo di Vicenza e presso l’International Music Academy di Kusatzu (Giappone). È tra i fondatori dell’Accademia Vivaldi presso l’ Istituto Vivaldi della Fondazione Cini, Isola di San Giorgio Maggiore-Venezia , dove dal 2017 tiene seminari sul repertorio vocale vivaldiano.

Dal 2003 è ambasciatrice UNICEF. Gemma Bertagnolli è particolarmente impegnata per sostenere il diritto alla musica e per promuovere la sua funzione sociale.

Oboe

Programma del corso

Preparare almeno due sonate complete in stili diversi, come per esempio Handel e Hotteterre. Altre partiture di musica da camera con oboe obbligato sono benvenute. È indispensabile avere con sé il materiale necessario alla costruzione delle ance. Il corso si svolge prevalentemente al diapason la = 415 Hz. È possibile avere anche lezione con l’oboe classico con la = 430Hz.

Il docente – Alfredo Bernardini

Nato a Roma nel 1961, si trasferisce in Olanda nel 1981 per specializzarsi in oboe barocco e musica antica con, tra gli altri, Bruce Haynes e Ku Ebbinge. Nel 1987 ottiene il suo diploma di solista presso il Conservatorio Reale dell’Aja. Ha partecipato a concerti in tutti i paesi d’Europa, negli Stati Uniti d’America, in Russia, Canada, Giappone, Cina, Israele, Egitto, Sudamerica e Australia, come membro o solista ospite di prestigiose orchestre barocche quali Hesperion XX, Le Concert des Nations, La Petite Bande, Das Freiburger Barockorchester, The English Concert, Bach Collegium Japan, The Amsterdam Baroque Orchestra, Balthasar Neumann Ensemble e altre. Nel 1989 fonda Zefiro insieme ai fratelli Paolo ed Alberto Grazzi, un ensemble dove gli strumenti a fiato hanno un ruolo di primo piano. Ha partecipato a circa 100 registrazioni discografiche. Tra gli altri, il suo CD con concerti per oboe di Vivaldi è stato premiato con il Cannes Classic Award 1995 ed il CD di Zefiro con la Royal Firework Music di Handel è stato riconosciuto con il Diapason d’or dell’anno 2009. Oltre a guidare Zefiro nella formazione orchestrale, è stato direttore ospite di orchestre barocche in Italia, Spagna, Francia, Portogallo, Austria, Germania, Olanda, Polonia, Danimarca, Norvegia, Svezia, Israele, Australia, Canada e della European Union Baroque Orchestra. Nel gennaio 2013 è stato assessore e direttore del primo progetto d’orchestra barocca del “Sistema de Musica” del Venezuela. Le sue ricerche sulla storia degli strumenti a fiato sono risultate in diversi articoli per riviste internazionali specializzate. Dal 1992 al 2015 è stato docente presso il Conservatorio di Amsterdam, dal 2002 al 2007 presso la Escola Superior de Musica de Catalunya e dal 2014 è professore presso l’Università Mozarteum di Salisburgo. È anche docente ospite presso diversi altri conservatori e corsi estivi in Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Germania, Austria, Israele, Stati Uniti ecc.

Violoncello

Programma del corso

Il corso è rivolto a giovani strumentisti con almeno un anno di esperienza strumentale. Si affronteranno sia brani solistici sia di insieme in base al livello e all’età, con particolare attenzione alla pratica del basso continuo e all’introduzione alla corretta prassi esecutiva barocca.

Il docente – Sara Bennici

Sara Bennici si è diplomata presso il Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze sotto la guida di Franco Rossi e in violoncello barocco (con il massimo dei voti e la lode) presso il Conservatorio “Guido Cantelli” di Novara.

Dopo aver collaborato con alcune tra le principali istituzioni orchestrali italiane dal 2000 si dedica prevalentemente alla musica su strumenti originali e alla prassi esecutiva barocca. Dall’incontro con Gaetano Nasillo è iniziato un lungo percorso di riscoperta e valorizzazione del repertorio italiano meno conosciuto per violoncello dalla fine del ‘600 a tutto il ‘700 e oltre. Insieme hanno all’attivo moltissimi concerti in duo, trio, quintetto e come sezione di basso continuo dell’Orchestra Barocca Zefiro, dell’Ensemble Aurora, di Concerto Soave ed altri ensemble. Hanno inciso 5 cd dedicati alla storia del repertorio per violoncello in Italia, caratteristica ampiamente riconosciuti dalla critica: Sara Bennici ha collaborato e collabora collabora, anche in qualità di primo violoncello, con rinomati gruppi specializzati quali Ensemble Zefiro, Ensemble Aurora, , Ensemble 415, I Barocchisti, Accordone, Ensemble 415, Concerto Romano, Concerto Madrigalesco, Accademia degli invaghiti , Concerto Soave ed altri ancora, partecipando ai maggiori festival internazionali in tutta Europa.

Nel 2013 è stata invitata dalla Fondazione per la Musica Antica di Roma a dare vita al primo corso in Italia di musica antica per bambini e ragazzi. E’ nato così, nella cornice dei Corsi Internazionali di Musica Antica di Urbino, il corso Urbino Musica Giovani, unico nel suo genere, che avvicina i più giovani ai principi della prassi esecutiva storicamente informata.

Ha inciso una ventina di cd per Zig Zag Territoires, Ambroisie, Sony, Deutsche Harmonia Mundi e Arcana, oltre che per le principali emittenti radiofoniche. Suona un violoncello Barak Norman costruito a Londra nel 1710 ca.

Viola da gamba

Programma del corso

Il corso è aperto a tutti i livelli, e non prevede un’audizione all’inizio. Verranno tenute lezioni individuali a ciascuno dei partecipanti e si auspica l’ascolto reciproco delle lezioni da parte dei compagni di corso (nei limiti e nel rispetto delle norme per il contenimento della pandemia Covid 19). Il programma è libero ed è incoraggiato lo studio di pezzi del repertorio per viola da gamba sola senza basso continuo. Compatibilmente con le disposizioni ufficiali di cui sopra, saranno svolte lezioni di gruppo nelle quali possono essere approfondite tematiche pratiche o teoriche riguardanti lo strumento e le sue tecniche esecutive.

Il docente – Teodoro Baù

Teodoro Baù intraprende in giovane età lo studio della viola da gamba con Claudia Pasetto presso il conservatorio di Castelfranco Veneto, e si diploma nel 2012 con il massimo dei voti, lode e menzione speciale sotto la guida di Alberto Rasi presso il Conservatorio di Verona. Contemporaneamente ha studiato anche liuto rinascimentale per otto anni con Massimo Lonardi a Venezia.

Nel Maggio 2017 ha terminato con distinzione gli studi alla Schola Cantorum Basiliensis, dove ha studiato viola da gamba con Paolo Pandolfo; inoltre, ha frequentato corsi di viola da gamba tenuti da Roberto Gini.

Successivamente, ha continuato gli studi con Vittorio Ghielmi presso l’Universität Mozarteum di Salisburgo. Infine, è stata fondamentale, e lo è tuttora per la formazione intesa nel suo fronte più ampio la frequentazione dell’atelier del liutaio, ingegnere e umanista svizzero Luc Breton.

Nel luglio 2015 gli è stato assegnato il primo premio presso il 6. Bach-Abel Wettbewerb a Köthen. Inoltre è stato finalista presso il 7. Internationaler Telemann Wettbewerb a Magdeburgo (2015) e presso il concorso internazionale “Musica Antiqua” a Bruges (2014).

Ha al suo attivo diverse registrazioni per le case discografiche Glossa, Pan Classics, Arcana, Deutsche Harmonia Mundi, Alpha, Naxos, Decca. Ha collaborato con Cecilia Bartoli, I Barocchisti – Diego Fasolis, Amandine Beyer – Gli Incogniti, Leonardo Garcia Alarcon – Cappella Mediterranea, La Fonte Musica – Michele Pasotti, La Cetra Basel – Andrea Marcon.

Teodoro è stato assegnatario per due anni consecutivi (2013 – 2014 e 2014 – 2015) della borsa di studio della confederazione svizzera per le eccellenze in campo artistico e musicale.